23
Gennaio 2004 Luanda
La
notte non riesco a prender sonno. Oggi ho ingurgitato il secondo postiglione
di Lariam che mi fa aggrovigliare i pensieri.
Vedo i primi colori rosso viola di alba africana. Chissà dove siamo.
Forse il Mali o forse ancor più giù.
Alle prime luci dell'alba cominciamo la discesa. Il mare, quanto mare,
le fiamme delle piattaforme petrolifere sulla costa e tanti cubetti di
fango sparpagliati su una terra rossa con lamiere come tetti e grossi
pietroni per impedire che prendano il volo. Poche strade asfaltate, le
principali. Il resto sono tutti sentieri, quel che resta tra un cubo e
l'altro. Omini già svegli, è solo l'alba, che camminano.
Il mostro di ferro con le ali si fa strada tra un cubo e l'altro e atterra.
Era tutta una grande burla. Nessuna corruzione all'aeroporto ma solo una
fila educata. Il bagaglio è andato liscio perché dall'alto
dei miei quasi 32 anni mi sono sentita dire "lascia passare a minina"
e fuori c'era Suor Svonka a prendermi. Ore sei dell'alba, era già
sudata e in attività da almeno un paio d'ore. Svonka che donna!
Un gigante dal peso indefinito, polacca che parla perfettamente l'italiano
e il portoghese, con la sua divisa celeste e il suo fuoristrada sgangherato
pieno di fango. Tante suorine mi danno il benvenuto, giorno di grandi
partenza oggi, qualcuna di loro andrà in Mozambico. Strada per
la città. Siamo già in città. C'è già
traffico. La gente è riversata per le strade nella speranza di
svoltare almeno la giornata. Storpi che chiedono elemosina, donne, tante
giovani donne con bebè arrotolato su un panno colorato sulla schiena
e cesta sulla testa vendono quello che possono: pane tanto pane, banane
iper mature, pesce secco e anche coni gelato, il gelato sta in un catino
di plastica colorato che si trascinano dietro, insieme al bambino e ai
coni. Tanti militari, con occhiali da sole e mimetiche foderate da grossi
pistoloni si fanno lustrare le scarpe nere dai milioni di bambini volenterosi.
Odori acri di mondezza, non molto diversi da Dehli. Prima colazione a
casa delle suore che hanno preparato un bel bolo di mille creme colorate.
Conosco la belga arrivata qui da una settimana e vuole restarci sei mesi.
Insegnerà matematica una volta imparata la lingua. E' bianca come
un foglio di carta e la sua valigia è smarrita, chissà dove
nel mondo. Quanto coraggio.
Uffici della cooperazione italiana: il dott. Cibò mi aspetta per
darmi il benvenuto e forse per capire che ci sono venuta a fare io qua.
Come introduzione parliamo di Maria Cristina, che stava in Angola da due
anni, le hanno sparato ieri per rubarle la macchina sulla quale si spostava,
con chauffeur che si è messo a litigare e hop, parte il colpo
benvenuta
frances
take care
Aeroporto
di Luanda. Voli nazionali
Check-in
ore 11. Partenza ore 15. Non si capisce. Sala d'attesa con svariati schermi
TV accesi ma senza audio. Io guardo quelli che mi stanno di fronte, mentre
tutti gli altri, occhi bianchi su sfondo nero, sono fissi sul tivvucolor
sopra la mia testa. E' solo dopo mezz'ora che lancio un'occhiata e mi
accorgo che sulla mia testa ci sono moto da neve. Mentre io di fronte
vedevo pesci esotici gli altri si perdevano sullo schermo bianco di neve
questi
la neve non l'hanno mai vista e forse mai la vedranno. Un tipo si accende
una sigaretta e comincia a calargli un liquido tipo lacrima da un occhio
solo, e qualcos'altro dal naso. Non deve stare troppo in forma. Accanto
a me si è da poco seduto un grasso bianco ben vestito che prima
contava il gruzzoletto di banconote
e mentre loro sognano di toccarla
la neve, io sogno una doccia e un po' di riposo. Sono più di 24
ore che volo. Qui è estate. Il cielo non si vede però. E'
coperto da una nube fittissima di nuvole bianche. Macchine nuove di qualità
presto ridotte a pezzi. Stamattina ho visto svariate persone lavare la
macchina. Cibò dice che a Benguela ci sono i leoni e che verrà
a vederli. Svonka dice che tutte le strade di B. sono minate. Oggi abbiamo
percorso avenida Lenin, qui accanto busta con scritto avenida Madagascar
e in TV Operaçao Trionfo
Che bello però, questa è proprio Africa! Una macchinina
bianca e rossa con elica che faceva gran rumore. Due i piloti, anzi uno
e l'altro apprendista aiutante. Incollato al retro del parasole, la dove
di solito si mettono i biglietti dell'autostrada, un foglietto con le
istruzioni per il volo "Tasking before take off" Namo Bene!!
Per fortuna però, il guidatore con occhiali Ray-Ban marcati ovunque
sembra molto Top Gun e mi da fiducia. Il volo va rapido liscio e senza
inconvenienti. A questo punto però sono proprio esausta, con poche
ore di sonno all'attivo. Mi viene a prender Suor Lorella, con mini croce
e senza divisa, bronzada e con toyotone bianco con scritto missao catolica.
Anche qua sembra non esserci niente, neanche un monumento storico, nulla
che possa far distinguere Benguela da Luanda. Si respira però un'aria
più calma, meno caotica, meno militari, meno armi. E' pieno di
moto yamaha, quelle che piacciono a me. E' pieno di gente per la strada,
dove vuoi che siano. Arriviamo al centro laura vicuna che è nuovo
di zecca, grande e colorato (milioni di poster della madonna e di don
bosco su sfondi fosforescenti). La cosa buffa è che per arrivare
veramente conti gli alberi: terzo a sinistra,quinto a destra, quel che
resta della macchina bruciata e hop, recinto.
In vari momenti della giornata vedi bambini che si arrampicano sul muretto
che divide il luogo delle suore dal resto delle baracche e sognano. Sognano
di entrare per andare in fondo, dove ci sono le altalene, nei tubi cavi
di cemento per nascondersi
La
sera, quando va via il sole, è buio. C'è la luce del generatore
e i bambini si avvicinano per giocare. Di solito la sera giocano solo
quando c'è luna piena.
Conosco
le giovani laurite, tipo scout per femmine, che seguono i "precetti"
di L.Vicuna che ha tutta una storia di santità per salvare la madre
peccaminosa che vive con un altro uomo dopo esser rimasta vedova
in
questo w.e. a Benguela si riuniranno cento bambine provenienti da diverse
parti dell'Angola per festeggiare la nascita di Laura.
Delle piccole presenti subito spiccano Francisca e Domingas, sveglissime.
Ballano, cantano e muovono i fianchi come delle ballerine prodigio. Eccole
che cantano in cerchio attirando i bambini delle capanne vicine.
Attenti agli scorpioni che l'altro giorno la moglie di
è
andata in coma e poverina
aveva un figlio di soli tre mesi.
La mattina, suor Maria di Torino mi parla di Kalulu, 1500 m, in montagna.
Il viaggio va fatto in macchina, in aereo non vedi nulla. Mi piacerebbe
andare anche là ma come? Non credo esistano autobus o corriere.
Qua si parla spesso di morte. Tina, suo fratello ucciso dall'UNITA di
fronte ai suoi occhi e lei all'anca. Ha un piede che non poggia più
bene. Malaria che è l'unica cosa che va presa veramente sul serio.
Storie di racconti angolani. Unita e partito marxista al potere. Oggi
ancora censura. Non libertà di culto unita uccideva tutti quelli
che lavoravano per il governo. I maestri di scuola erano i capo villaggi.
Hanno diritto al voto solo quelli iscritti nelle liste di "censimento".
Se prima delle elezioni l'Unita sapeva che quel villaggio avrebbe votato
contro si impadronisce delle liste e le brucia. Si perdono dunque tutti
i dati (nascite) di un villaggio, quanti sono, quando sei nato
..a
Luanda ricordo di aver incontrato un ragazzo che vendeva penne e aveva
il cartellino di don bosco. Anche per la polizia locale quella è
una specie di carta di identità che assicura che tu non sei un
gatinos (ladruncolo)
Cielo
nero di notte. Non blu
Non c'è corrente fuori dal centro.
Dentro il recinto del centro un uomo cammina, con due fucili, mattina
e sera. Sorveglianza.
Tutto è controllato. Fuori che c'è. Non so.
Racconti di quando c'era la guerra. Non potevi avere neanche un materasso.
Lo davi ai preti perché quando arrivava l'unita bisognava scappare
e il materasso?
Oggi la gente può girare ma spesso non ha casa, mobili, letto
ma
cellulare avvolte si
aiuto.
Case fatte di terra seccata al sole. Se piove troppo si gonfia e al primo
sole scoppia. Sono solo tanti pollai. Chissà se cambierà.
Odette ,17 anni, mi chiede di mangiare con lei e le sue amiche. Un po'
schifate perché il sugo del pollo è troppo grasso e la linea
lei ha 13 fratelli, ma li ha dovuti contare per saperlo, non era automatico.
E quando io le ho detto 31 anni, quanti figli? Nessuno. Come la mettiamo?
|
|
Mercoledì
28 Gennaio 2004
Iuhu!!!oggi
birra. Se solo aveste visto che cosa c'era dentro.
Giovedì
29 Gennaio 2004
Disegnato
e ammirato il progetto realizzato della scuola è proprio bello,
riuso, autocostruzione, aule all'aperto.
"
A Benguela ci sono le banane più buone di tutta l'Africa"
dice suor Giovanna. Con rispetto parlando dico io.
Vorrei
parlare con Marco Paolini. Dirgli che qui ci sono milioni di storie da
raccontare, di quelle che ti fanno venire la pelle d'oca per quanto sono
crudeli e ingiuste.
FAA: forze armate angolane
Durante la guerra, fino ad un anno fa, al mercato trovavi solo scatolette
FAA con scritto su che la vendita era vietata. Ma tanto altro non c'era.
Ed era sotto gli occhi di tutti. Poi, finita la guerra, sono scomparse
le scatolette Faa. Avranno fatto appalti e per la carne ha vinto INTERINA
(Montana) e per quasi tutto il resto, Parmalat con biscotti fatti in Venezuela.
Grande Calisto- aggiotaggio. Qua pare sia normale dire che gli scarti
del mondo vengono spediti e distribuiti. Galletti pollastri vietnamiti
sono già in viaggio, le mucche sono venute qui ad impazzire definitivamente.
Ieri altro giorno di immatricolazione. Pare che Antonio sia venuto. 28
anni forse 26, lavora come operaio per la scuola. Vita sregolata. Pare
beva e si droghi (che droghe chiedo io, pare ci siano strane piante e
perché no anche sigarette di marianna) NAMO BENE. E quando chiedi
ad Antonio quanti figli ha sotterrato, 4 risponde, 28 anni, 5 figli, 4
morti. L'ultimo vive coi nonni, sola speranza di farlo sopravvivere.
Storia di Alberto. Lui non può avere figli, è colpa di lui,
non certo di lei. Si vede da come cammina dice S. Giovanna ma poi si corregge,
anche il fratello di A. non può avere figli. Forse colpa degli
orecchioni. Rendono sterili dicono quaggiù. Non sapevo. Entao A.
ha una moglie, una bella donna. La storia è che lui l'ha salvata.
Lei era ferita gravemente quando è passata l'UNITA nel suo villaggio
e lui si è preso cura di lei e poi si sono sposati.
AIDS. Qui la chiamano la malattia della pace. L'equazione è facile:
in tempi di guerra non se ne parlava. Ora sì. Campagne nelle scuole
per uso della camisinia. Ma il livello di promiscuità è
alto. Pare che la bambine intorno ai 10 anni abbiano la loro prima esperienza
sessuale, con il padre, uno zio, o l'uomo più vicino alla famiglia,
ed è normale. E in più sono talmente poco resistenti dentro
(malnutrizione, igiene) che muoiono al primo stradio della malattia. E
poi, siccome non fanno il test, le persone muoiono e neanche sanno di
cosa. A Kubal c'è un ospedale di suore che curano i malati di tubercolosi.
Hanno poi scoperto che il 40 % dei pazienti era sieropositivo.
Malattia della pace!
E poi qui a B. ci sono tanti militari. Basta un giro in moto dietro di
loro, la promessa di una maglietta e ecco, facciamo quello che vuoi.
Ieri S. Margarina mi ha raccontato di quando si è mangiata il cobra.
Carne bianca, saporita. Ha delle strane spine ma senti che non è
pesce.
Oggi sono uscita. Sono andata in città. Stretta allo stomaco. Non
saprei dire se era un po' di nausea da macchina (che non ho mai sofferto)
oppure lo spettacolo angoscioso. Mondezza ovunque, donne che con uno scopino
di rami secchi tolgono la "polvere" dalle strade, tutto fatiscente
e donne ramazzano le strade. L'unica cosa a cui sembrano tenere sono le
moto e le bici quando ce le hanno.
Le suore dicono che loro riescono a capire quando un negro arrossisce,
quando è abbronzato e quando ha una brutta cera
MAH!
All'ufficio postale ho comprato tutte le cartoline che avevano:5. Due
dei leoni, una di un leopardo,una dell'animale tipico di qui e una dei
fiori. Sembrano fotografie degli anni '70, un po' sbiadite, ingiallite.
Pare che è da poco che ci sono, le cartoline. Prima bisognava andare
nella capitale. Sono già affrancate e valgano per tutto il mondo,
spedirla a Luanda, in Europa o alle Fiji. Strano. L'ufficio postale aveva
un certo fascino. Decadente ma di qualità, il bancone in legno
con appositi scomparti per scrivere e divisori in vetro. E poi la farmacia.
Bel pavimento, bancone in pietra e tutto il resto erano dei mobiletti
in formica lilla, espositori con qualche boccetta qua e là ma non
sembrava molto fornita.
Fuori non ho ancora fatto fotografie. Prima devo digerire e poi capire
se ho il fegato. Siamo andate al mercato oggi.
Funziona così, che tu vedi una serie di teli a fare ombra, dei
viottoli di terra e tanta monnezza tra un viottolo e l'altro. Gente che,
come si vede bene in TV da noi, raccatta monnezza per mangiarsela e ci
incamminiamo col toyotone. I Banchi per l'esposizione delle preziose merci
sono mattoni di terra, quelli con cui fanno le case (che scoppiano con
l'acqua) e vendono un po' di tutto : scarpe vecchie, magliette coloratissime,
pile cinesi, carbone per far il fuoco, bibite alcoliche bianche a base
di miglio, radici e altre foglie secche per le magie
e poi pesci,
sicuramente freschi. Ne abbiamo comprati 15, per gli operai, che abbiamo
infilato in una busta nera con stampato il calendario 2003. la svolta
per la giovane donna proprietaria dei pesci. Oggi già si torna
a casa. Io non avrei comprato proprio niente lì. Sono forse troppo
schifiltosa, ma come fanno questi tutti. Vabbè aiutare la gente
ma qui è una monnezza. Ovviamente non vi dico che nel grosso canale
in cemento fatto dai portoghesi dove scolano le fogne della città
(per quelle fortunate case che hanno l'allaccio) era pieno di giovani
intenti a lavare le moto e bambini che sguazzavano tra gli stronzi
quando
a pochi metri c'è il mare.
Tra gli operai ce n'è uno che ogni sera prima di andar via si fa
un super bagno con l'acqua che c'è qui e visto che c'è lava
pure la bici.
|
|
Francesca
Patrizi
:...
diario
angolano / seconda
parte posted
July 4, 2005
Domenica
1 Febbraio
Come è andato il seguito
Anche nella lettura di Mc. Ewan mi
è salita la nausea. In piena chiacchiera ho sentito sudori freddi
e mi è venuto da piangere
poi nausea
Pare i tipici sintomi
da paludismo. Se domani sto ancora così andiamo a fare la goccia
spessa. Il paludismo ti attacca quando sei debole. Capito? Pensa un po',
Lariam, maniche lunghe, Autan, e malgrado tutto
oggi ho pure proposto
di tornare in Italia. Se la depressione non smette farò di tutto
per tornare. Per ora posso solo continuare a fare il conto alla rovescia
e sperare che sia solo tensione accumulata. Mancano 21 giorni, tre settimane
piene, un'infinità.
Lunedì 2 Febbraio
Stamattina
sono andata alla clinica Sao Felipe a fare la gota spessa. Tra poco dovrebbe
essere pronto il risultato. Io non ho febbre ma ancora nausea e voglia
di andar via. E' da questa notte che piove. Non riuscivo a dormire e pensavo
alle case di fango che si sgretoleranno. Pare che questa pioggia sia troppo
leggera per causare veri danni comunque bene non gli fa. Nello stesso
tempo in cui scrivo il vescovo di Benguela sta celebrando la messa sotto
la tettoia. E' la festa dei religiosi credo di aver capito. Certo, una
al minuto, i 100 anni di Laura Vicuna, la festa di Don Bosco, e la festa
di tutti i religiosi.
L'umore è triste come questa pioggia che scende e porta inevitabilmente
con se moltiplicazioni di malattie e infezioni.
Ho addirittura paura di aprire mail, di ricevere telefonate, commuovermi.
Ho la lacrima facile. Molto più del solito. Leggere mi nausea.
Da lontano, oltre la pioggia, arrivano i canti delle religiose.
Sono le donne che animano la messa con le loro voci e le loro moine. I
maschi scaldano i bonghi al fuoco.
Ore 14.
Sento il carro di S. Lorella tornare dalla clinica con il risultato. Ma
non viene qui, va prima da S. Giovanna. Le vedo. Parlottano da lontano.
AHI. Infatti tornano: falciparum 1 per campo.
Almeno ora piango e so perché. Bello. Non devo giustificare a nessuno.
PALUDISMO
Il paludismo accentua il tuo lato debole:la depressione. Sa tutto. Medico
cubano che mi ha fatto la visita
- Età ? 31 anni
- figli ? nessuno
- aborti ? nessuno
SEI UN CASO RARO!!
Non saranno queste nausee qualcos'altro?
Mi stanno mettendo una certa fretta di far figli.
Fra
5 giorni devo rifare la goccia spessa. Chissà se salta la gita
a Cubal! Chissà se salta Luanda! Certo è che Navigantes
è la periferia povera della seconda città dell'Angola. forse
rimarrò qua per vedere le case di fango scoppiare al sole. La loro
terra non è buona, troppo argillosa e neanche paglia né
ramoscelli per sostenere un po'.
Martedi 3 Febbraio
Storia
realmente accaduta nelle campagne vicino a Bogotà, Colombia
Domani si mangia tacchino e siccome la carne del tacchino non sa di niente,
imbuto, giù vino nel gargarozzo del pennuto, laccetto intorno al
collo e comincia la corsa per che il sangue alcolico vada bene in circolo
e poi lo si mata.
Mercoledi 4 Febbraio
Oggi
rosario. Prima una poi l'altra, poi cantato e poi pensato. Dopo domani
due sorelle andranno a Luanda. Per me malarica ancora non è il
caso. Elsa si trasferisce a Kakuaco. Sale di grado. Dunque sta facendo
i preparativi e siccome questo
.si è fatta tagliare i capelli
da Margarina. Un taglio un po' alla Cesare Cremonini, corti ovunque con
la frangia lunga, quel che esce dal velo.
Sto
guarendo. Ieri e l'altro veramente pensavo di impazzire. Mi dicevo ecco,
questo l'incidente che cambierà definitivamente il tuo equilibrio
tanto rigidamente conquistato. Sembravo una foglia di carta velina spaventata,
in preda a mille pensieri di fuga lontano da qui. E' vero che non è
proprio una botta di vita questo convento casual però anche Luanda
non deve essere facile. Oggi fa caldo. Sudo.
Tra un po' spengeranno questo generatore che mi trapana la testa. Ho fatto
i calcoli, stato di avanzamento quasi concluso. Sono debole. E verde.
Col sole che c'è fuori.
Baci a voi e vi voglio bene.
Da fotografare, su un palazzo SAN CITY.
Giovedi
5 Febbraio
Mi
sento debole. Dicono che ho bisogno di molto riposo per togliere il bisciniu
dal sangue. Oggi è venuta a trovarmi Domingas, grande Do.
Quanti
anni hai? 10
Quando è il tuo compleanno? Non so
I genitori iscrivono i figli a scuola e non sanno dirti l'età.
Ti parlano del grano che era già maturo e mi arrivava ai fianchi
Il cielo di notte è nero nero. Denso. Poi, non ci sono luci. Qualche
macchina ogni tanto, qualche piccolo generatore per ascoltare musica di
Magda.
I giochi dei bambini. Elastico, singolo non doppio che costa troppo, camera
d'aria che insegui o cerchione o altro e giochino coi sassi. Anche quello
Magda lo faceva sempre. Insomma fra stai a scappà. Ma che devi
fare?
Da fare non ne hai. La scuola è chiusa. Postumi della malaria.
Chissà se Chatwin è mai stato da queste parti. Chissà
se diventerai mai un posto super esclusivo come lo stanno lanciando(???)
Forse io sono troppo altro. Forse mi ha preso troppo male.
Domani Elsa partirà per Kakuaco. Festa cena e soprattutto tante
preghiere per prima della partenza.
Ora zaffata di merda acida. Ora come a tutte le ore.
Di notte non sempre riesco a dormire. C'è musica a tutte le ore,
bestie che scorrazzano nel controsoffitto. Riusciranno ad uscire o imputridiranno
i cadaveri tra tetto e eternit?
Ecco, cosa dovrei fare per tutto quest'eternit. Vorrei proporre a Lorella
di cambiarlo, di comprare con tutti i soldi che avanzano in costruzione
qualcosa di meno nocivo. Ci pensi fra 10 anni quando si parlerà
della cooperazione italiana che mette gli scarti del mondo in Africa?
E io esperta di costruzioni?
A
cena
Racconti di suore italiane coi loro stecchini roteanti che percorrono
il lungo denti a tutta velocità. Chi mangia pane con dentro la
banana, chi pane con dentro il wafer, chi versa olio giallo chiaro su
fettina di mortadella rosa sciocking e fetta di neoprene giallo che chiamano
formaggio.
Sta per venir giù tuta l'acqua del mondo. Prima vedevo tuoni e
lampi di lontano illuminare i cieli, ora si stanno avvicinando. Li sento.
Arriva a grossi scrosci rumorosi. Bel viaggio domani. Proprio non mi sento.
Sarebbe stata un' ammazzata.
Prima ho dato DDT a grosse formiche rosse. Pare che pizzichino. Come pure
i ragni e scorpioni.
E onde è que moran? Chiese l'infermiera quando le suore portarono
un tipo con una evidente reazione alla puntura di un ragno. Pare che il
tipo, oltre al ragno, avesse nel sangue tutto un mix diabolico di alcol
e droghe varie per cui il veleno dello spider ha trovato alleati tra i
globuli multicolore del paziente.
Venerdi
6
Febbraio
Rumori mostruosi di MIG sopra le nostre teste. Esercitazioni dicono. Qua
sono tutti abituati. La guerra.
Si sono esercitati come pazzi oggi.
Vespri africani.
Oggi pomeriggio, come ieri e come nei prossimi domani, è venuta
a farmi visita Domingas con le sue amiche. Sono proprio belle, non c'è
che dire. Non hanno quei nasi portaerei. D. che vede cicciobello nero
accasciato sulle scatole di cartone e quasi si spaventa e dice che sembra
una persona vera. E subito zac, gli mette in braccio un altro pupazzetto.
Qua cicciotello ha già un bebè.
Entao era il tramonto. Le bambine-5- facevano collane e le due suore si
apprestavano a rosario guardando il sole calare sulla panchina bianca
di plastica.
Si vedeva la sagoma di S.Lorella, gamboni infilati in Birkenstock, segno
dell'abbronzatura da gonna che seduta si alza perché tirata dai
coscioni, nella zona di confine tra la zona bronzea e quella rosa bianca,
ciuffetti di peli neri che stanno lì selvaggi dall'ultima ceretta,
o la prima, che forse non è mai esistita o forse risale a prima
di prendere i voti, quando era nel mondo, come dice Elsa.
Poi, più su, magliettone americano da ex-giocatore di football
in pensione con troppo burro di noccioline e grassi saturi nello stomaco.
Quando le stiravo, quelle magliette, mi dicevo che quelle taglie XXL stanno
bene a pochi. Insomma, la figura dell'esile Margarita che mangia tutto
diverso era nascosta da rambo Lorella. Perché M. ha pena per lo
spreco. Allora è capace di mangiarsi un pesce rinsecchito rimesso
al forno per 5 pasti consecutivi, fino all'ultima spina, non si butta
niente. E mentre cantavano ripetendo cento volte le stesse cose, un ave
maria, senza il cuore o senza troppa concentrazione, parole su parole,
tutte uguali, sempre le stesse, incolonnate. Appena finiva una riattaccava
l'altra, l'inizio della precedente, un centro vorticoso
le bambine
africane infilavano perline per braccialetti e collane. E guardavano stupefatte
le due suore in preghiera. Forse non le avevano mai viste in rosario time.
Poi, canzone cantata dell'ave maria. Le crianze la conoscevano questa
e si sono messe a cantarla infilandosi negli ave delle irme le quali fiere
cantavano più forte, come ad incitare le crianze ad unirsi alla
loro preghiera. Era strano lo show.
Poi cinema. Videocassetta e le ceneri di Angela. Mai un raggio di sole
in quella vita tormentata di mc court. Ad un certo punto scena forte di
Frank che da una sberla alla madre insultandola e mi è uscito:
EHU la madonna! Quanto avrò peccato? Spesso mi escono fuori parole
sull'inferno e sulla madonna. Come fare a contenermi?
Ho guardato. Qui l'acqua se ne va giù nello scarico in senso antiorario.
Poi ho fatto un giro per Calombutao. Ogni vicolo una pozza d'acqua sudicia
purulente verdastra dove si abbeveravano maiali coi loro piccini, pulcini,
galline e ahimè anche bambini. I giovani hanno spesso gli occhi
rossi.
Sawimbi è stato scovato da quelli del partito di Dos Santos grazie
a potenti radar israeliani. Pare lo abbiano accerchiato piano piano e
che lui si sia fatto uccidere dai suoi prima di farsi catturare dai nemici.
I quali hanno simulato un ritrovamento
Sawimbi del sud, diamanti
Dos santos del nord, petrolio
Bastava provenire da una regione (anche senza appartenere ad un partito)
per essere perseguitati dagli altri.
Mine anti-tank: da brescia
In Tv, le case vicine ai binari saranno abbattute. Immagini di rotaie
con capanne a pochi centimetri.
Di fronte all'ingresso Lorella mi ha mostrato dei bozzi di terra.. UNITA
è arrivata, sparato e fatto 12 morti. Hanno dovuto loro fare le
buche e ricoprirli. Era troppo pericoloso portarli al cimitero. Si poteva
solo lasciarli li. Qui accanto ci sono delle belle montagne. Non ci si
può andare, le mine.
Oggi c'è una gran bella luna.
Sempre in TV ho visto la pubblicità del carnevale angolano. Sembrava
una bella festa brasiliana con carri, musiche e maschere. Quando ho chiesto
mi hanno risposto
solo una gran confusione.
Domenica
8 Febbraio
Oggi
ho ucciso un'altra barata volante enorme. E poi un ragno che era tutte
zampe. Gliene ho messa una fuori gioco e si è immobilizzato, poi
ha tentato la fuga lo stesso ma ormai era in trappola
C'è stato un tempo negli 80 in cui c'erano 4 eserciti: 1 cubano,
1 sovietico, 1 angolano, 1 sud africano.
Per questo oggi le bambine sull'altalena cantavano un pueblo unido jamas
sera vencido
in portoghese.
Lunedì
9
Febbraio
Comincia
la ripresa, le forze. In fotografia con Domingas mi vedo ancora verde.
Poco fa mi ha detto che quando io partirò lei sarà molto
triste. E tutti i giorno viene a trovarmi.
Oggi
sono uscita dal recinto. Ho comprato le banane al mercato. Da fotografare,
soprattutto lo sciame di mosche. Per arrivare al mercato abbiamo attraversato
questi crateri. La gente, per costruirsi le case coi mattoni di terra
scava dove capita e questi buchi diventano enormi latrine dove i maiali
pascolano felici tra pesci marci, monnezza varia e tanti escrementi. Benguela
e i suoi abitanti sono famosi per cacare all'aperto, dove capita. Storia
di un dottore che dice che a casa sua ci sono 4 bagni ma solo all'aria
aperta lui si sente veramente a suo agio.
Martedì
10
Febbraio
Prima colazione con Irmao Lopes, brasiliano, simpatico, che mi ha chiesto
se voglio un motorino. Lui ha una 125 e recentemente è caduto rompendosi
la pleure.HONDA ANDA dicevano i bambini che salivano a bordo (l'honda
va) Simpatico, mi piacerebbe parlarci un po', interessante. Anche lui
dice Amianto..
Mercoledì
11
Febbraio
Oggi
sono stata svegliata, alle 5 e 30 dal roboante rumore del generatore.
Chissà perché lo azionato così presto. Forse per
ascoltare le musichine tipo samba con lo stereo.. la mia pancia fa dei
rumori tipo ranocchia, prima e dopo mangiato.
Fra un po' vado dai panettieri.
Prima visita: chi sono cosa vogliono. Odore acre di lievito. Immancabili
le mosche. Pulizia lasciava a desiderare. Poi, Irma qui, Irma lì,
fornirebbero macchine assistenza, ci conducono, con visita guidata, per
i locali dove si producono panini di tutte le forme. Essere sposa di Dio
apre tante porte, tutti si trasformano in venditori efficienti e pronti
a collaborare con la giusta causa.
L'anno scorso tutto questo sarebbe stato impensabile, comprare delle macchine
dal Brasile e portarle in Angola. Oggi tutti i mercati limitrofi e non
si aprono verso la potenziale vicina, Namibia, Sud Africa, Brasile..
Farina, acqua, impastatrice, rollo, divisora, tabuleiro, stufa, forno,
vendita
Irma trovami un posto a Navigantes per vendere il mio pane,
anche un deposito. Io qui alle sei di mattina sono invasa da gente e vorrei
smistare i punti vendita
Irma dai, io sono Odette, Ciao.
Certo portarsi l'architetto dall'Italia fa il suo effetto.
Panibon. Anche qui il capo è brasiliano.il centro laura si rifornisce
qui. Saliamo verso gli uffici, molto umido. Tutto il caldo dei forni sale.
Entriamo nell'ufficio del chefe, tutta boiserie tipo baita svizzera e
A.C. a palla. Baffetto non ci degna, dice che le sue macchine non sono
quelle che ci servirebbero a noi. Poi, piano piano, Irma qua, Irma là,
architetto dall'Italia, baffetto si sbottona e tira fuori depliants con
foto e descrizioni, biglietti da visita di fornitori rappresentanti namibiani
in Angola. Le stesse macchine che ci avevano proposto prima, MACADAM,
qui vengono dalla Namibia invece che dal Brasile.
Mi dicono tutti che il Brasile sta creando rapporti sempre più
stretti con l'Angola mentre il vicino Mozambico è più dominio
portoghese. Giro per panibom. Uno dei lavoratori aveva un occhio rosso
gonfio di qualche infezione che non lo voglio sapere che c'aveva.
Visto che porto bene andiamo dai giovani lavoratori del cuoio che potrebbero
un domani tenere delle lezioni al centro. Che puzza di pelle. Bugigattolo
In strada un locale di 4x2 con sei ragazzi, ognuno alla propria macchia,
a produrre sandali, stereo a palla e tutti con magliette e cappellini
gadget di MPLA. Il capo ci porta nel retro a vedere un'altra macchina.
Un cortile con un grande albero nel centro, fango purulento, gallo, bambini
e altri 3 ragazzi (uno con le gambe mozzate) che tagliano cuoio. Puzza
di conceria. Quasi puzza di più di quel tavolo foderato da una
pelle di mucca e mille mosche sul quale io gioco a fare collanine.
Irma Maribel non sta bene. Oggi, per distrarsi, si è fatta un super
giro, in città, fino in città è arrivata a piedi,
sotto il sole del pomeriggio africano. Forse cercava un telefono per chiamare
sua madre. Oggi, con un po' di invidia mi ha detto "tu hai quasi
finito, no è?"
Comincia a fare sempre più caldo.
Racconto di Irmao Lopes. Un malato di AIDS, tubercolosi e malaria campo
coperto. 42 anni pesava 32 kg. Lui si è occupato di portarlo in
ospedale. Non riusciva neanche più ad andare in bagno da solo.
Qualche ora dopo è tornato a casa del tipo per parlare con la fresca
vedova che sorrideva. Era già incinta di un altro uomo.
Storia di una ragazzina che non si è immatricolata a scuola perché
era fuori città. Funerale. Di chi? Mia sorella. Avevamo il padre
in comune ma lei non lo ha mai conosciuto. E' morta di parto, lei e il
bambino. Aveva 17 anni.
Storie di quando le Irme abitavano in città. Tutti i vicini, a
tutte le ore del giorno e della notte andavano a bussare chiedendo di
essere accompagnate all'ospedale. Loro hanno la macchina. E di quella
volta che la donna non ce l'ha fatta ad arrivare all'ospedale, ha partorito
sul sedile di dietro.
Storia di quel sedicenne che quando non riesce a vendere abbastanza al
mercato si mette gli stracci e si sporca il viso come a diventare un ragazzo
di strada. Un po' di scena e alza parecchi soldi.
Vicino al mercato sono passate e passano le ruspe. Mescolano la terra
con la monnezza e quasi la seppelliscono. Forse costruiranno. Tra qualche
anno tutto sarà diverso.
Giovedì
12 Febbraio
Oltre il recinto
Questa mattina al mare. Attraverso il campismo, in origine, luogo di educazione
per i pionieri e i loro figli. Dipinti surreali del bambino elettrocutato
dalla scossa, disegni di bambini che fanno pipì sull'orinatoio
sulla facciate dei bagni, per spiegare l'utilizzo delle diverse apparecchiature
presenti, giostre rotte. Baobab con frutti pendenti. Ora è pieno
di militari che corrono a suon di fischietto, tutti con tute dal celeste,
carta da zucchero, oltremare, ognuna aveva subito un proprio percorso
di scolorimento. A suon di fischietto anche tante donne saltellavano,
una con in spalla uno zaino giallo di plastica dei teletubbies. Strana
disciplina.
E poi barche con marinai a remi e reti. Senza l'ombra di un motore questi
gozzi prendono il largo, solo con la forza delle braccia dei potenti maschi,
vanno a largo e poi tornano, in poco tempo. Una volta a terra tirano tirano
le reti, tutti in fila, facendosi aiutare di chi è li di passaggio.
E poi, se la pesca è stata buona, uno sciame di donne con le loro
bacinelle di plastica colorate si avvicinano alla riva per accaparrarsi
i meglio pezzi da vendere al mercato.
Sono andata con Maribel. Erano come al solito solo le sette. E il suo
umore era già nero. Avrebbe potuto esserci qualsiasi cosa dipinta
sul suo orizzonte, non andava. Io ormai libera dal Lariam sono quasi sicura
che quelle pasticche influenzino non poco l'umore. Ma non c'è verso
di dirle di non prenderlo. Quando vieni dall'Europa sei convinto che tutto
quello che ti hanno detto sia più giusto dei consigli della nonna
locale.
Che fare?
Oggi striscione. Tu che sei artista hanno detto, scrivi questo sul lenzuolone,
santità giovanile, studio, pietà allegria e lavoro
da
appendere di fronte alle aule. Vabbè.
Camminai fino a non pensare più
Maribel si allena per la prossima
maratona africana. Cappellino di cotone, crocetta in legno e gambe in
spalla, si va.
Qui bisogna imparare a non avere fretta, con calma.
Le suorine lo hanno confessato. Erano preoccupate per la reazione di panico
che ho avuto. Lariam mi ha mandato fuori di testa, come una droga.
Venerdì
13 Febbraio
Oggi
dovrei andare a ca'ponte, piccolo ponte, grande mercato.
Bambini vendono bustine per surgelare gli alimenti con dentro acqua.
Mucchietti di carbone, tutto nero. Arriviamo nell'angolo delle pozioni
magiche. qua, se non sei locale, è meglio che non passi. Omini
sono seduti su un trespolo davanti ad una fiamma. Coccetto in porcellana
e mischiano. Ti fanno le pozioni. Infatti vicino ci sono radici, rami
secchi, zampe di galline, essenze e erbe dalle mille potenzialità.
Feticismo molto forte. Ho chiesto alle suore di raccontarmi quello che
avevano visto ma si sono rifiutate. Se non vedi non puoi crederci. Tutte
le malattie e disgrazie sono imputabili al malocchio e la magia nera come
la chiamiamo noi, ti può dare una mano.
Racconti
Il vescovo di Benguela è un gran diplomatico. Andava a parlare
con i ribelli che sequestravano preti e suore. La chiesa ha bisogno di
loro. Ridateceli. L'unita rapiva i missionari perché nascondevano
gente del governo.
In periodo di guerra accadeva che la radio e la tv fossero interrotte
e Sawimbi prendeva la parola e traduceva il suo discorso in varie lingue.
I due partiti hanno "ipotecato" le loro ricchezze (diamanti
e petrolio) in cambio di armi per farsi la guerra. Una volta finito lo
scambio, la guerra è finita. Come a dire che è stata portata
avanti da interessi extra angolani, da chi dava loro questo potere.
Ci si muoveva in colonna militare, era l'unico modo per spostarsi all'interno
del paese.
L'imboscata. Prima arrivavano i bambini, rapiti dall'Unita nei villaggi.
I bambini hanno paura, non si ribellano come i grandi, ubbidiscono e imparano
in fretta. I bambini scrutavano, studiavano e poi tornavano nel mato a
riferire. Arrivavano dunque i militari, fermavano il convoglio e facevano
scappare tutti. Poi le donne si sarebbero occupate di prendere la refurtiva.
Le città erano libere, per un raggio di 8 km dal centro. Il resto
era pericolo. Suor Lorella si era avventurata con i bambini sulle colline
vicine per raccogliere le pietre da mettere in fondazione e sono stati
fermati dai militari, tornate indietro, è pericoloso.. censura.
Alcuni attacchi non venivano neanche resi pubblici. Di notte avevi paura,
si sentiva sparare.
Ieri mentre guardavo il giornale fotografico del cantiere
racconti
di bambini morti, chi per il morso di una cane, chi per la malaria
Maiali e cani. Ma gatti non ce ne sono. Portano male. Di notte si trasformano
in uomini e
.
Sabato
14
Febbraio
Di
nuovo le 5 e 40
Non ne posso più di questa attesa che non mi porta via.
Mi manca lo striscione. Che apatia. Il tempo sembra avere i secondi molto
più lunghi, i minuti composti da almeno cento secondi e le ore
pure. Forse funziona così qui. Le ore passano solo dopo diecimila
secondi.
Sono sempre più attenta. Verso le 5 e 39 sento i passetti ciabbattosi
che portano una grande mole ad alta velocità, scattante ed efficiente
verso la grande macchina da azionare. Rombi, boati e il generatore è
acceso.
Io ammetto, mi sono svegliata sorridente ma quando a prima colazione hanno
cominciato a tirarmela, no. Il tuo visto dura 30 giorni e tu ne stai 32.
sarà sempre valido? E poi è strano che ti abbiano fatto
entrare nel paese senza la lettera di invito. Molti dei nostri li hanno
rimandati indietro. Metti che non ti facciano più ripartire? Tutto
è possibile con le loro faccette goduriose. Quanta rabbia hanno
covato dentro per tirarla fuori così acidamente. Megere.
Nel frattempo finirò lo striscione, manco fossi un ultrà
che si prepara per il derby.
Oggi è San Valentino. Tutti i telegiornali ne parlano. C'è
tutto un business organizzato attorno all'evento che ti domandi
Seconda, l'operaio che lavava la bicicletta tutte le sere mi ha chiesto
di andare alla spiaggia con lui. Ha 19 anni. Ma forse preferivo andare
a fare un giro nelle parrocchie a conoscere i bambini. Primo capannone.
Per arrivarci bisogna fare una strada che
ci siamo impantanate. C'era
una scia di fango misto a catrame o residuo di petrolio e escrementi.
Una melma collosa nera puzzolente. Suor Giovanna solleva la levetta della
trazione anteriore ma niente. Scendiamo dal carro. E dalle stradine vicine
si raggruppano uomini donne e bambini incuriositi e pronti a darci una
mano. Un duro dice di saper cosa fare, sale al posto di guida e col volante
in mano
ci rendiamo conto che voleva solo sentire l'ebbrezza, forse
non sapeva neanche guidare. Bisogna prendere dei pezzi solidi, mattoni
o altro da mettere sotto le ruote, e intanto siamo col le gambe inghiottite
dal blob, schizzi di gel nero ovunque. Poi, per magia, tra una spinta
e una accelerata, si riparte. Neanche il tempo di arrivare alla parrocchia
che quelli che ci aspettavano già sapevano della nostra disavventura.
Dentro, milioni di occhi a fissarci. Canzone di benvenute con battito
di mani.
I bambini fanno la catechesi il sabato pomeriggio alle due. Cantano. Molti
hanno la congiuntivite. C'è stata un'epidemia a dicembre. Ci guardano
come se fossimo venute da lontano. Infatti è proprio così.
Quando passi per le strade tutti ti salutano, anche se non ti hanno mai
visto. Non esiste il turismo. Non ne hanno visti tanti di bianchi nei
villaggi. Chi va a trovarli?
Domenica 15 Febbraio
Tra poco vado alla missa das criancas. L'ho promesso a Domingas. Fa
caldissimo. Mezz'ora prima dell'inizio della celebrazione la "chiesa"
è già piena di bebè che corrono, si siedono al fresco.
E' un capannone senza finestre, con i mattoni forati a far entrare la
luce. E dentro si sta freschi. Gli animatori, giovani teen ager, cercano
di mantenere l'ordine, di non far diventarlo diventare un luogo per le
scorribande tra bambini, vestiti spesso di poca stoffa. Sono allegri,
tutti. Hanno gli occhi che ridono, mi si avvicinano e mi guardano, prima
con un po' di distanza timore e a poco a poco si lasciano conquistare
e sfoderano un sorriso a denti bianchi che disorienta. Barulio, confusione,
stanno tutti in intrepida attesa dei canti e della recita. Alcuni giovani
vestiti di lenzuoli metteranno in scena un pezzo della bibbia, guidati
da Irma Margarida istruttrice teatrale. Arriva Domingas felice di vedere
che avevo mantenuto la promessa. La messa dura quasi due ore e alla fine
si prega, si prega anche Francesca che tra poco dovrà affrontare
un lungo viaggio per tornare a casa. Tutti pregano per me. Per fortuna
Do era fuori in quel momento e non ha sentito la notizia. Ma come entra,
Anna la sua amica la informa della mia imminente partenza. Buio. Si chiude
in un angolo di solitudine e le escono delle lacrime, come se l'avessi
tradita. A quel punto tutte le bambine giunte per salutarmi di persona
cominciano a prendersi gioco di lei e delle sue lacrime. Non è
giusto, non volevo farti del male, Do. Non essere triste, tornerò,
tu crescerai e ti rincontrerò. Mi lancio in promesse poco plausibili
per tentare di attenuare il suo blues ma non c'è niente da fare.
Ormai c'è un muro tra me e lei.
Martedì 17
Febbraio
Questi due giorni neanche ho segnato le croci sui giorni
Sono felice
Quante cose avrò perso di questa esperienza africana. Sono felice
però di essere arrivata fino in fondo e rendermi conto di avercela
fatta, di aver trovato la forza e di aver capito gli effetti disastrosi
del Lariam che mi faceva impazzire.
Ieri siamo tornate a Baia Azul e si che era Azul. Spiaggia deserta, sole
acqua, un bello sfogo
.
Oggi secondo giorno di scuola
Anche
dopo un lungo appello, le aule stracolme, continuavano ad arrivare, mamme
con pance e bambini sulla schiena e altri per la mano, padri con figlie
i
piccoli la settimana prossima e i padri delusi..
Gli altri, con la faccia da fetente che chiedono a che ora comincia..questo
lo facciamo venire la sera perché fa casino e mena. Meglio non
farlo incontrare con i piccoli. E ancora ora, due ore dopo l'apertura,
un fiume di bambini e mamme.
Mana francisca. Ricreazione. Emilia domingas e anna sono venute a farmi
festa e poi bom biaje.
Rientro
nel mondo.
Aereo fino a Luanda con atterraggio improbabile. Faceva lo slalom tra
le zanzare piroettando qua e là tra i cubetti di fango.
Mercoledì
18
febbraio
Sveglia
alle 5. ormai sono allenata. Ero stanchissima quando alle otto sono arrivate
le ambasciatrici e ricche signore di Amizade. Caffè, boli, sigarette
e via, macchinoni blindati pieni di persone importanti che andavano a
vedere i posti miserabili. Prima una farmacia che da medicine quasi gratis.
Un contributo minimo per medicinali vitali per i bebé. Quante mamme
per quanti bambini malati. Già mi si è stretto il cuore.
Poi orfanotrofio poi Cacuaco dove ho avuto il collasso finale. Mi sentivo
debolissima. Donne curiose io distrutta. Svonka ride. Devi essere una
persona importante se passi dalla casa delle suore alla casa degli ambasciatori
Passaggio radente per il porto, la baraccopoli della metropoli, le donne
prost. Senza incisivi come nel libro. Il racconto della portoghese che
ricorda il suo primo arrivo a Luanda con pioggia torrenziale e la montagna
che se ne cade, monnezza e terra o terra e monnezza, con case e bambini
appresso. Una fetta di montagna e vita e morte. Il cuore in gola. Sensazione
di orrore come i primi giorni.
Ero distrutta, volevo solo andare a dormire e sperare di farmi trasportare
da qualche bel sogno
Giovedì
19 febbraio
Oggi mi sento leggera. Ho dormito, grande doccia che mi ha tolto di mente
le paure di ieri.
Dicono. I portoghesi avevano sviluppato la canna da zucchero. I cubani,
venuti dopo, per paura della concorrenza, hanno raso al suolo e si sono
portati via i macchinari.
Questa serata merita qualche riga. Joe coppola mi porta fuori, da Ricardo
della cooperazione spagnola. Informale dicono. L'unica era il golfino
rosso al quale ho cucito gli interstizi che facevano vedere il reggireggi.
Ci avviamo a prendere Antonio e ci perdiamo. I 2, del 72, si sposano tra
poco. Insomma ci perdiamo tra le catapecchie di Luanda. Arriviamo con
due ore di ritardo. Tutti della cooperazione spagnola. Un medico di Siviglia
che ha girato il mondo con le sue missioni e racconta di aver imbalsamato
un prete salesiano che era affogato. Mi dice pure che il Lariam copre
al 100% e che se non ho avuto febbre la malaria non l'ho mai avuta, solo
gli effetti disastrosi della medicina. Prima la dose era ancora più
alta. Durante la guerra nel Golfo i soldati stavano sotto lariam. Tornati
in USA alti i casi di suicidio e omicidio.
Il paese è bello all'interno. Solo che mine ovunque. 200$ per metterle
e 2000$ per toglierle. Troppo caro sminarlo. Ci sono dei posti all'interno
in cui il raggio di libertà di movimento è di pochi chilometri.
Oltre non si sa.
Il padrone di casa è un caro amico di M. di MVRDV
Villaggi ELF,TOTAL, con muri che circondano e dentro paradisi che costano
15000$ al mese. Qui è tutto un muro, tutto un recinto. Di notte
è pericoloso guidare, ci sono i fantasmi, neri nella notte buia,
senza luci, non li vedi, li schiacci
Per finire en beauté siamo andati a bere il bicchiere della staffa
al Zanzibar, nuovo locale aperto da un brasiliano. Era quasi vuoto ma
quelli che c'erano ballavano baby if you give it to me i give it to you
in un modo sbalorditivo. Vedo Luanda by night che sembra meno peggio.
Il
20 febbraio
Fortaleza. Azulejos distrutti, in polvere e pronti per essere buttati
insieme alle lattine vuote
_up
|
|